L'anno del phablet, del tablet con schermo da 7 pollici, dello smartphone a mattonella, del computer convertibile. Secondo tutte le ricerche di mercato anche a Natale 2013 il gadget hi tech si conferma il regalo più gettonato. Il sicuro approdo di menti poco creative, chi riceve e chi dona a pari merito s'intende, di maschi con il complesso del celodurismo, di femmine dall'instagrammata compulsiva.
Eccola, dunque, la carrellata (più o meno) definitiva di smartphone, acquista custodie tablet e computer portatili + due outsider che tornano sempre utili. Parola d'ordine? Distinguersi disperatamente dai cult del settore che, per l'ennesimo Natale si confermano l'iPad e l'iPhone nelle ultime versioni iPad Air, iPad Mini con display retina e iPhone 5c e iPhone 5s.
Per chi all'iPhone ci ha già pensato, c'è l'app + case Eyes di Tucano: un occhio al proprio umore. Si sceglie lo sguardo della giornata, si condivide e, volendo, si associa a un contatto. Chiude l'offerta la cover da cui fa capolino lo sguardo definito con l'app.
C'è chi fa la voce grossa, come Samsung, e mette sul tavolo un Galaxy Note 3, phablet da poco meno di 6 pollici, chiamato così perché è un grande smartphone, o un piccolo borse tablet (PH(one)+(t)ABLET) insieme al gioiellino di cui si parla tanto, il Galaxy Gear, orologio che dialoga con gli smartphone, esclusivamente della casa coreana.
E ancora, il colpo di teatro: il Samsung Galaxy S 4, un po' fotocamera e un po' smartphone, letteralmente. Ovvero, prendi una fotocamera, affettala a metà, incollala a uno smartphone e ottieni l'ibrido dell'anno.
Tornando agli smartphone puri, avanzano meritatamente Huawei Ascend P6, da quasi 5 pollici, una delle alternative cinesi ai monopolisti nonché lo smartphone più sottile in circolazione. L'ottimo Sony Xperia Z1 da 5 pollici e l'Htc One Max, altro phablet da poco meno di 6 pollici.
Chiude la carrellata delle novità il primo smartphone curvo, l'LG G Flex da 6 pollici, studiato per aderire perfettamente alla guancia, o per dare quella certa curvatura che ci aiuti ad andare oltre alle (solite) mattonelle che navigano.